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Questa frazione cronologica illustra il periodo nel quale le strutture del manicomio Centrale entrano a far parte delle proprietà della Provincia di Bologna [IMLL_4_2_12], che le detiene fino alla cessazione dell’Ente Ospedale Psichiatrico, formalmente con la Legge Basaglia del 1978, ma nella realtà fin oltre la metà degli anni novanta. Ora le strutture ospitano sedi ospedaliere sottoposte alla giurisdizione dell’Ausl.
Intorno agli ultimi anni del secolo, periodo coincidente con la direzione di Raffaele Brugia (1896-1907), si registra la presenza di un cospicuo nucleo di materiale documentario, in special modo cartografico, prodotto a seguito della febbrile attività istruttoria per la vendita del manicomio imolese alla Provincia di Bologna, dopo la morte di Lolli e a causa del progressivo appesantirsi della gestione economica dello stesso. Relazioni, inventari e descrizioni sono sovente accompagnati da documentazione grafica che consente di conoscere l’assetto del manicomio al momento della transazione. Si segnalano in particolare alcune planimetrie generali e un dossier in cui è riportato un dettagliatissimo rilievo, fabbricato per fabbricato, delle condizioni di manutenzione degli edifici e delle operazioni necessarie per il loro ripristino [IMLL_4_2_13; IMLL_4_2_14].
Nel lungo arco temporale novecentesco non si annoverano mutamenti edilizi e formali importanti, salvo nel 1902 la realizzazione del padiglione delle autopsie su progetto dell’Ufficio tecnico della Provincia di Bologna. Sotto la direzione di Ferrari (1908-1923) si riscontra un generale miglioramento funzionale delle strutture, ma l’aspetto più notevole riguarda l’abbattimento sia dei muri perimetrali di confine, sostituiti con basse ed eleganti cancellate, sia la demolizione di quelli ritenuti inutili. Vi sono piccole ristrutturazioni, demolizioni o nuove modeste costruzioni di cui si percepisce l’entità attraverso il confronto della cartografia, ma di cui non restano, al momento, testimonianze documentarie [IMLL_4_3_7; IMLL_4_3_11]. Perlopiù si tratta di lavori di ampliamento e modernizzazione dei servizi igienico-sanitari e termici (nuovi impianti di acqua potabile, di luce elettrica, di riscaldamento), di sostituzione di pavimenti, di adeguamento degli ambienti di vita dei malati mentali e del loro comfort generale.
Una planimetria generale dell’Ospedale psichiatrico Luigi Lolli nella scala 1:2.000 ci restituisce lo stato complessivo dell’ex manicomio Centrale imolese e dell’annessa colonia agricola alla data del 6 luglio 1945, firmata dall’ingegnere capo dell’Ufficio tecnico provinciale di Bologna, provincia da cui dipende da fine Ottocento [IMLL_4_2_15].
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