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IV fase

Anno inizio: 
1921 to 1945

A seguito degli effetti della Grande Guerra, Volpi Ghirardini è costretto a effettuare una serie di riparazioni ai padiglioni, restituiti alla sanità pubblica. S’impegna nella sistemazione interna di alcuni di essi, migliorando basilari servizi ed evidenziando, al contempo, la necessità di intervenire con un serio progetto di sistemazione complessivo. La Provincia affida il compito di redigere un piano di recupero di alcuni ambienti al proprio ufficio tecnico, che nel 1916 propone anche l’ampliamento del padiglione dei servizi generali e della piccola centrale elettrica a forza idraulica.

Negli anni trenta si ha un incremento ricettivo, segnalato dalla costruzione di un nuovo padiglione, per l'osservazione e l'accettazione delle donne [UD_4_3_3], e dalla sistemazione di un edificio rustico di proprietà provinciale, situato nelle immediate vicinanze del quadrilatero manicomiale, destinato all’accoglienza dei bambini “frenastenici ineducabili”.

Negli stessi anni è ampliata anche la colonia agricola, sempre più importante per la cura e l'utilizzo dei pazienti come forza lavoro [UD_4_3_4; UD_4_3_5], mentre nel periodo immediatamente precedente allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale è nuovamente ampliato in padiglione dei Servizi Centrali; l’area verde interna al parco è invece reimpiegata per la realizzazione di campi ricreativi [UD_4_3_6].

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