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ALESSANDRINI Alessandro

V Fase

In questi anni l’organizzazione dell’Ospedale psichiatrico è condizionata dalla rapida evoluzione delle scienze neurologiche: il direttore Alessandrini investe molto sul reparto di neurochirurgia guidato da Riccardo Brizzi, mentre Ignazio Passanisi, che gli succede nel 1959, cambia orientamento e concentra la ricerca sulle nuove terapie con gli psicofarmaci. Questi diversi approcci influiscono inevitabilmente sull’organizzazione dei padiglioni che, in base alle richieste di volta in volta avanzate, saranno sottoposti a successive opere di manutenzione straordinaria.

IV Fase

L’8 dicembre 1943 l’Ospedale psichiatrico subisce il bombardamento degli Alleati; i danni sono ingenti, in particolare agli edifici collocati a est, e numerosi i morti. Il direttore, Giovanni De Nigris, trasferisce metà dei pazienti in strutture manicomiali vicine e la restante metà nella sede provvisoria di Sassoferrato: una piccola scuola adeguata allo scopo. Quando alla fine del 1947 le truppe alleate lo derequisiscono, il complesso psichiatrico è gravemente deteriorato, non solo per gli effetti dei bombardamenti, ma soprattutto per i quattro anni d’incuria.

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