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FRISCO Bernardo

II fase

Il nuovo complesso manicomiale sorge, così, in località Raganzili, ai piedi del Monte Erice. L’appalto dei lavori viene aggiudicato, a mezzo di trattativa privata, all’impresa romana Romeo Cametti per una spesa complessiva di £ 7.805.000. I lavori iniziati nel 1931 sono completati meno di tre anni dopo. Al gennaio 1934 appaiono già costruiti i tre edifici centrali del sistema (Direzione sanitaria, Amministrazione, Servizi Generali), i nove padiglioni di degenza, di cui sei divisi tra uomini e donne, e altri edifici di servizio.

I fase

È apparso alquanto difficoltoso risalire alle proposte originarie redatte dall’ingegnere Giuseppe Manzo, a cominciare dai primi studi del 1893. Probabilmente al gennaio 1926 risale l’edificazione del Laboratorio di Igiene e Profilassi, da considerarsi parte integrante del progetto originario; è ancora oggi ubicato sul lato destro rispetto alla Direzione, ai limiti del confine meridionale. Solo nel 1929, con il completamento del primitivo programma edilizio di Manzo realizzato dall’ingegnere Gaspare Di Maggio, appare leggibile il sistema insediativo generale.

I fase

Esaurita la lunga trafila burocratica, seguita da dibattiti e proposte, per intervento del commendatore Mannino, direttore del Banco di Sicilia, nel 1926 è concesso alla Provincia un mutuo di £ 7.900.000, somma interamente destinata alla realizzazione del nuovo complesso manicomiale. Nel 1927, a contribuire alla sua reale costruzione è anche l’esproprio da parte della Provincia, e la donazione da parte di privati proprietari, dei terreni su cui insediare il manicomio, appezzamenti distanti circa un chilometro dalla città.

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