In seguito all’emanazione della legge Basaglia del 1978 e alla chiusura definitiva del manicomio nel 1998, gli edifici sono stati ripartiti in aree a differente destinazione; infatti, dopo consistenti interventi di ristrutturazione e restauro, i padiglioni del lavoro “Principe di Piemonte” [SA_4_3_6], di sorveglianza donne [SA_4_3_7] e per i servizi generali [SA_4_3_8] sono stati ceduti al Ministero della Giustizia e ospitano rispettivamente il Palazzo di Giustizia, sezione penale, il Tribunale ordinario civile e l’Ufficio del Giudice di Pace e Unep. Tra gli altri immobili, tutti di proprietà comunale, il complesso di Monteoliveto [SA_4_3_5] e i padiglioni Ricco e Nicotera sono stati restaurati su progetto di Alfredo Gravagnuolo e ospitano la direzione del Dipartimento di Salute Mentale e le direzioni di diversi servizi dell’ASL, aule per convegni, biblioteca, archivio e la Fondazione CeRPS. Il padiglione Ventra, adeguatamente suddiviso, accoglie la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato. Versano, invece, in stato di abbandono gli immobili a carattere funzionale, quali la vecchia lavanderia e la nuova lavanderia-centrale termica [SA_4_3_9; SA_4_3_10].
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