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MINOLITI Felice

III fase

Il terremoto del 1908 costituisce uno spartiacque nella conduzione e nella crescita del manicomio. Il suo fondatore e proprietario, Lorenzo Mandalari, muore con tutta la famiglia sotto le macerie della sua casa di via Alighieri, nel centro di Messina. La proprietà di tutti gli immobili e terreni passa ai suoi eredi, mentre la conduzione amministrativa del manicomio è assunta dal nipote, l’avvocato Filippo Mandalari, e la direzione sanitaria affidata a Guglielmo Mondio.

II fase

Nel 1904 Lorenzo Mandalari, direttore e proprietario del manicomio, acquista altri terreni per realizzare sia nuovi padiglioni sia una colonia agricola – comprendente la vaccheria, i servizi generali, i magazzini per la “lavoreria” – sia, infine, passeggiate e cortili.

I fase

Dopo la nascita della piccola struttura in contrada Zaera, convinto della necessità di creare a Messina una struttura specializzata per il ricovero e la cura dei malati di mente, e confortato dall’approvazione delle autorità cittadine, il giovane Lorenzo Mandalari avvia la proposta di fondare un nuovo manicomio seguendo i più recenti criteri per l’assistenza degli alienati. Per realizzare tale prima struttura messinese è individuato il complesso dell’ex Convento di Santa Maria del Gesù, posto nella zona nord della città, in località Ritiro, lungo l’argine del torrente San Michele.

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