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III fase

Anno inizio: 
2000 to 2012

Con i fondi destinati al grande Giubileo del 2000 i cinque padiglioni V, IX, XI, XIII e XV divengono oggetto di interventi di ristrutturazione e restauro, per essere destinati a ospitare attività ricettive e culturali . Nell’ambito del programma di riuso e valorizzazione dell’area, iI 6 aprile 2000 è sottoscritto un primo Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio, la Provincia, il Comune l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", che prevede una localizzazione universitaria nell'ex ospedale psichiatrico, spazi destinati al XIX Municipio, all’Ostello per la gioventù e alla ASL Roma E.

Nel luglio 2002 sono assegnati al Municipio di Roma i padiglioni XXIX, XXX, XXXII e XLI ubicati al centro del complesso.

Le previsioni del nuovo Piano Regolatore Generale, che nel 2003 hanno assegnato all’intera area la destinazione di "Centralità metropolitana e urbana" (destinazione urbanistica confermata nel 2006 e nel 2008) e i nuovi indirizzi sostenuti successivamente dalle istituzioni coinvolte stabiliscono che il Piano di Utilizzazione garantisca il fabbisogno della ASL Roma E per le funzioni istituzionali, contemperando le funzioni dell'Università “La Sapienza” per la didattica e la ricerca, le funzioni del Museo della Mente, le funzioni della Regione Lazio Assessorato alla Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione per la ricettività degli studenti, le funzioni del Comune e del Municipio per servizi ai cittadini e per attività culturali, nonché quelle della Provincia per le funzioni istituzionali e per le aree di proprietà contigue all'ex ospedale, assicurando che le risorse necessarie alla realizzazione dell'intervento sarebbero state erogate dai soggetti coinvolti.

Il Protocollo d’intesa siglato il 18 aprile 2007 tra le medesime parti decreta la nuova sanitarizzazione dell’ex complesso manicomiale, assegnando 18 padiglioni alla Azienda Sanitaria Locale, 8 all’Università degli studi di Roma “La Sapienza” (padiglioni XVII, XVIII, XIX, XX, XXI, XXIII, XXV, XXVIII), 4 alla Casa dello studente e uno ad attività sociali e culturali. Nel maggio 2010 l’Università rinuncia ad acquisire i padiglioni da destinare a campus universitario, lasciando ancora irrisolto il problema della nuova destinazione dell’ex complesso anicomiale.

Prosegue nel frattempo la sistemazione e il restauro di ulteriori padiglioni del complesso [RM_4_3_10; RM_4_3_11; RM_4_3_12; RM_4_3_13].

L’elevato valore storico sia del complesso architettonico sia di quello botanico e paesaggistico del vasto parco-giardino – basti pensare che vi sono ste censite molte varietà di essenze vegetali, alcune assai rare a Roma (diverse specie di conifere, palme, latifoglie, caducifoglie, arbusti, siepi, rampicanti ecc.) – è stato oggetto di una recente proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico (marzo 2013) da parte del MiBAC e della Regione Lazio.

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