Il progetto di massima è presentato per l’approvazione della deputazione provinciale nel febbraio 1914: propone un manicomio di 580 posti letto, di cui trenta per dozzinanti, tipologicamente organizzato a padiglioni isolati nel verde, con annessa colonia agricolo-industriale; criterio fondamentale è la rigida distinzione dei sessi e degli alienati in base alla pericolosità [MN_4_2_1].