Per venticinque anni, dal 1910 al 1935, nell’ospedale psichiatrico i lavori edilizi effettuati riguardano esclusivamente la manutenzione ordinaria degli stabili. Nel quindicennio successivo, attraverso l’analisi delle mappe catastali tra il 1935 [VI_4_1_2] e il 1950 [VI_4_1_3], è possibile ricostruire le nuove realizzazioni, le demolizioni e le modifiche intervenute nell’intero complesso. Un nuovo corpo di fabbrica a pianta rettangolare è costruito tra i due padiglioni per agitati, per essere utilizzato come magazzino e officina [VI_4_3_9]. Cambi di volumetrie interessano diversi edifici: le ali a sud del convento, l’edificio collegato alla cella mortuaria e i padiglioni con impianto a H, subiscono evidenti ampliamenti. È invece scomparso il reparto infettivi, mentre nuove consistenti edificazioni interessano l’area del pellagrosario, verso ovest. Con ogni probabilità, alla seconda guerra mondiale risale la definitiva distruzione della chiesetta, di cui oggi è visibile solo il portale ridotto a rudere [VI_4_3_10].
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