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MARCHELLI Pietro

RE I fase

La prima ipotesi di trasformare il S. Lazzaro in manicomio risale al 1820, quando il Duca di Modena affida la ristrutturazione del complesso a Giovanni Paglia. Sono razionalizzati gli spazi interni, è ampliata la superficie delle stanze di degenza e dei cortili, e recuperate la casa del mezzadro e le pertinenze della tenuta agricola. Il fronte sulla via Emilia è modificato, mentre le camere degli ammalati, originariamente distribuite lungo il perimetro del cortile rettangolare, sono disposte su due lati [4.2.7].

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