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PORTA Virginio

RE V fase

Il secondo Novecento è stato piuttosto avaro di progetti e piani organici di riassetto dell’area manicomiale. La produzione di questo periodo si limita a un ristretto gruppo di edifici eretti in sostituzione di padiglioni preesistenti, di cui hanno rispettato i limiti di ingombro in pianta e in alzato senza tenere conto dei caratteri architettonici originari.

RE IV fase

Con la direzione di Aldo Bertolani (1929-1952) le strategie di modificazione dello spazio e delle architetture del S. Lazzaro rivelano due aspetti dominanti: il rispetto del programma spaziale definito sotto Tamburini e Guicciardi, e l’aggiornamento figurativo e costruttivo delle nuove soluzioni edilizie. Nel primo triennio di direzione, sono eretti tre nuovi padiglioni (su progetto di Getulio Artoni), Morselli (1929-31), Tanzi (1930-32) [4.3.14] e Buccola (1930-32).

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