Con la direzione di Aldo Bertolani (1929-1952) le strategie di modificazione dello spazio e delle architetture del S. Lazzaro rivelano due aspetti dominanti: il rispetto del programma spaziale definito sotto Tamburini e Guicciardi, e l’aggiornamento figurativo e costruttivo delle nuove soluzioni edilizie. Nel primo triennio di direzione, sono eretti tre nuovi padiglioni (su progetto di Getulio Artoni), Morselli (1929-31), Tanzi (1930-32) [4.3.14] e Buccola (1930-32).