I primi lavori di adeguamento delle antiche strutture, che dovrebbero consentire l’accoglienza di “60 individui affetti di pazzia”, sono affidati alla direzione dell’ingegnere camerale Angelo Pistocchi, funzionario del governo pontificio. La somma inizialmente stanziata si rivela però appena sufficiente a pagare le sole opere murarie. Il convento, nel suo stato di fatto, presenta dieci camere al piano terra e quindici al piano superiore oltre ad alcune sale d’uso collettivo.