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DE GIACOMO Umberto

II fase

Negli anni successivi all’inaugurazione (1930), l’ospedale psichiatrico subisce varie e vaste ristrutturazioni; una delle più importanti è quella della ricostruzione parziale di alcuni edifici gravemente danneggiati dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale. Nel 1957, dopo il completamento dell’assetto ospedaliero in cui sono aggiunti gli ultimi tre fabbricati, ubicati nella fascia di terreno a quota più alta, è approntato e portato a termine un ampio programma di ammodernamento e riorganizzazione dell’intero complesso.

III fase

Un nuovo impulso alla storia costruttiva del complesso si determina a seguito della scissione della Provincia di Terra d’Otranto e della conseguente istituzione delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, per le quali l’ex manicomio si trasforma in Consorzio ospedaliero, denominato Ospedale Psichiatrico Interprovinciale Salentino, nel 1931. L’OPIS, infatti, poteva svolgere le funzioni di ricovero e cura degli ammalati di mente in maniera autonoma, con propria organizzazione amministrativa e giudiziaria, in base alla legge del 1904.

II fase

Al progetto originario viene aggiunto un ulteriore edificio. Nell’aprile 1933 viene inaugurato l’Istituto psico-pedagogico intitolato ai Principi del Piemonte (poi, nel 1947, a Sante De Sanctis), realizzato al di fuori dell’area omogenea del complesso, perimetrata dalla recinzione. Il nuovo padiglione diventa di fatto un reparto dell’ospedale dedicato alle cure dei minori di 14 anni recuperabili (sarà chiuso nel 1975). Nel 1937 risultano presenti nella struttura manicomiale 2300 pazienti.

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