Il terremoto del 1908 costituisce uno spartiacque nella conduzione e nella crescita del manicomio. Il suo fondatore e proprietario, Lorenzo Mandalari, muore con tutta la famiglia sotto le macerie della sua casa di via Alighieri, nel centro di Messina. La proprietà di tutti gli immobili e terreni passa ai suoi eredi, mentre la conduzione amministrativa del manicomio è assunta dal nipote, l’avvocato Filippo Mandalari, e la direzione sanitaria affidata a Guglielmo Mondio.