Nel 1910, di fronte al problema di creare un asilo per i folli tranquilli, bisognosi di cure differenti e di una netta separazione dai folli pericolosi, se ne propone nuovamente la sistemazione nel Sales, ma il programma viene abbandonato. Nel 1918 la Provincia cede in enfiteusi al Comune di Napoli i locali del Sales, per i quali inizialmente viene redatto dall’ingegnere Criscuolo un progetto di ampliamento e trasformazione, destinandolo sia ad abitazioni popolari per l’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra e sia a Istituto per l’educazione dei non vedenti [NA_SAL_4_2_6].
Soltanto nel 1925 l’edificio, completamente smembrato, trasformato e diviso in due corpi separati, [NA_SAL_4_1_5] diventerà sede di due scuole [NA_SAL_4_3_1] attualmente ancora in attività [NA_SAL_4_3_2; NA_SAL_4_3_3; NA_SAL_4_3_4; NA_SAL_4_3_5; NA_SAL_4_3_6; NA_SAL_4_3_7].
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