Divenuto nel 1911 nuovo direttore del manicomio, Volpi Ghirardini ne vuole un aggiuntivo ampliamento funzionale attraverso un primo modesto rinnovamento edilizio, finalizzato a migliorare la vita dei pazienti e a incrementare la ricerca scientifica: fa subito edificare due piccoli fabbricati, destinati ad accogliere alcuni laboratori medico-scientifici e un nuovo guardaroba [UD_4_3_2]. Sopravviene una lunga pausa, determinata dallo scoppio della Grande Guerra e dalla conseguente crisi economica. Durante la guerra, inoltre, il manicomio è occupato dall'esercito austriaco, che lo trasforma in Kuttenberg Reserve Spital (ospedale militare di riserva), con conseguente allontanamento e smistamento dei pazienti nelle succursali. Un incendio, causato dallo scoppio del limitrofo deposito di munizioni dell’esercito italiano avvenuto il 27 agosto 1917, danneggia alcuni edifici, obbligando a elaborare nuovi interventi edilizi negli anni seguenti.
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