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IV Fase

Anno inizio: 
da 1962 a 1997

Alla fine del 1962 la configurazione architettonica del sistema insediativo manicomiale assume un’articolazione abbastanza rispondente alle esigenze di un efficiente e moderno Ospedale psichiatrico, che non subirà particolari trasformazioni negli anni a seguire. Nel periodo compreso tra il 1962 e il 1967, tuttavia, sono redatti due progetti di ampliamento dalla comune strategia di intervento, ossia l’aumento della volumetria per sopraelevazione di alcune parti del complesso.

Il primo, datato 23 febbraio 1961, riguarda la costruzione di una nuova cappella (padiglione 3A-A); l’intervento, pensato dal nuovo dirigente dell’Ufficio tecnico provinciale di Ascoli Piceno, l’ingegnere Francesco Ballatori, consiste, previo smontaggio del solaio e della copertura in legno, nella sovrapposizione alla scatola muraria esistente di una serie di portali in calcestruzzo armato con copertura a capanna, intorno ai quali viene costruito il muro di tamponamento esterno del nuovo locale [FM_4_3_8]. Il secondo, datato 24 marzo 1965 e redatto dallo stesso tecnico, consiste nella sopraelevazione dell’Istituto Medico Psico-Pedagogico “De Santis” (ex padiglione 11, Infettivi).

A seguito della legge 180 (13.05.1978), nel 1985 la Regione Marche istituisce il Servizio per la tutela della salute mentale, trasformando l’ospedale psichiatrico in Centro riabilitativo assistenziale e sanitario (CRAS), che sarà chiuso nel 1998.

Le ultime vicende del complesso psichiatrico sono segnate da un insieme di interventi edilizi dal forte impatto, negativamente giudicato nell’ambito del restauro e del consolidamento strutturale. La prima di queste opere, realizzata tra il 1993 e il 1995, riguarda il padiglione 5, cioè quello costruito a fine Ottocento dalla Congregazione di Carità di Fermo a est dell’ex complesso dell’Annunziata. I progettisti, l’architetto Stefano Piani e gli ingegneri Amedeo Grilli e Luigi Cocci, propongono pesanti interventi di sottofondazione, su pali in calcestruzzo armato, e l’inserimento all’interno della scatola muraria di un telaio in calcestruzzo armato di due piani, con solai in latero-cemento [FM_4_2_19].

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