A partire dal 1903 si inizia ad avvertire l’esigenza di un ampliamento delle strutture, considerato che gli ammalati sono ascesi complessivamente a 213, di cui 123 uomini, più il personale di custodia. Le donne superano di un terzo l’effettiva capienza del padiglione, tanto da doversene dislocare una sezione nel padiglione uomini, e soprattutto si rende necessario provvedere a nuovi locali per i servizi generali, in una struttura separata.