A causa del crescente sovraffollamento del manicomio, all’inizio del XX secolo la Deputazione provinciale delibera la costruzione di un nuovo padiglione per l’osservazione [CR_4_3_14]. Non avendo a disposizione documentazione archivistica relativa all’intervento, dall’osservazione diretta si evince che l’edificio è eretto al di fuori delle mura che contengono il complesso manicomiale; il fabbricato ha una pianta a “U” e ora è in fase di ristrutturazione.
In data non precisata, probabilmente entro gli anni sessanta del secolo scorso, è inoltre progettato e costruito un altro corpo di fabbrica con pianta a “H” asimmetrica, collocato di fronte al padiglione d’osservazione, al di fuori del muro di cinta [CR_4_3_15]. Anche in questo caso non si ha documentazione archivistica che attesti le fasi costruttive dell’edificio, ora in uso come sede degli uffici dell’ASL di Cremona.
Nell’ultimo cinquantennio all’interno dell’ex ospedale psichiatrico si sono attuati perlopiù lavori di manutenzione ordinaria e di parziale ristrutturazione, mentre oggi vi si registra uno stato di parziale abbandono. Al momento (2012) il complesso è, in gran parte, di proprietà dell’ASL; fanno eccezione l’area dove sono situati gli ex padiglioni per agitati, ora sede del CRAL, e quella dei due corpi di fabbrica corrispondenti a vecchi padiglioni per tranquilli e semi-agitati, di proprietà dell’Azienda Ospedaliera di Cremona, oggi ancora destinati a ricovero e lungo-degenza di pazienti psichiatrici, nonostante le gravi condizioni di degrado in cui versano. Per ciò che concerne la zona di competenza CRAL, solo uno dei due padiglioni è stato conservato senza eccessive modifiche (al suo interno sono stati mantenuti intatti alcuni ambienti, in particolare le celle d’isolamento), mentre l’altro è stato sostituito da un corpo di fabbrica di dimensioni ridotte, di cui non si conoscono né gli anni di progetto né quelli di costruzione.
Tutta l’area verde è stata recuperata con la realizzazione di campi sportivi e ricreativi.
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