Nonostante la lacunosità della documentazione archivistica di questa fase, il confronto tra i catastali del 1936 e del 1986 [CO_4_1_5] permette di verificare la mancanza di grandi lavori edilizi, se si escludono la realizzazione della cappella negli anni ‘50 e alcuni interventi minori senza qualità nell’edificio centrale. Inoltre, in posizione distaccata dal complesso manicomiale, sorgono in questi anni numerosi piccoli edifici rurali o di servizio, a supporto dei lavori ergo-terapici.
Il 21 maggio 1951, sono appaltati, all’Impresa Nessi e Maiocchi di Como, i lavori per la sostituzione della cappella esistente, localizzata presso l’alloggio delle suore nell’edificio centrale ormai insufficiente dato l’alto numero dei ricoverati. Presso l’Archivio della Provincia di Como sono stati rinvenuti diversi progetti della chiesa: il primo, firmato dall’Ufficio tecnico provinciale, mostra una chiesa neogotica a navata unica, con caratteristica abside poligonale; il riferimento medievalista torna anche in altri due progetti, presentati dall’architetto Fulvio Cappelletti e dall’ingegnere De Santis; quest’ultimo prevede una chiesa a pianta rettangolare allungata, con presbiterio semicircolare sporgente, in cui è collocata la sacrestia. Dalle tavole di progetto si evince che inizialmente era stata scelta una differente localizzazione per la cappella, sempre a fianco dell’edificio centrale ma in posizione più vicina all’ingresso principale e al villino del direttore, mentre in realtà è edificata più in fondo, in un’area comunque centrale alla sommità della collina, in precedenza adibita a stenditoio.
Benché non siano note le fasi del concorso, rimane documentazione del progetto selezionato redatto dall’ingegnere Enrico Gavonelli, di cui si è conservato non solo il progetto di massima, ma anche alcune tavole di quello esecutivo: esso è caratterizzato da riferimenti neorinascimentali nei decori, ha una pianta a croce greca nella quale l’aula rettangolare è attorniata dall’abside maggiore, da due absidi laterali di minori dimensioni e da un vano d’ingresso; le dimensioni massime esterne sono di 23,90 x 27,30 m [CO_4_2_15; CO_4_2_16]. Sul fianco posteriore destro è collocata la sacrestia, mentre dall’altro lato si alza il campanile; l’aula è coperta da cupola esternamente chiusa in un tiburio cubico a gradoni [CO_4_3_9; CO_4_3_10].
Dal 1951 a oggi, ma in particolare dopo la dismissione a seguito dell’applicazione della L. 180/78, nell’ex ospedale psichiatrico sono stati attivati lavori di parziale rifunzionalizzazione del complesso edilizio esistente, anche se una parte dello stesso versa ancora in uno stato di abbandono.
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