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VI Fase

Anno inizio: 
da 1978 a 2014

L’entrata in vigore della legge stralcio 13 maggio 1978 n.180 non coglie impreparate le istituzioni sanitarie anconetane. La struttura dell’Ospedale neuropsichiatrico, svuotata della sua funzione originaria, deve però trovare una nuova identità. Fin dalle previsioni del PRG del 1973, l’idea che si cerca di perseguire è quella di una riconversione verso destinazioni d’uso compatibili, tanto che sarà trasformato in Centro riabilitativo assistenziale e sanitario-CRAS (1985-1999), gestito dalla ASL.

Il PRG del 1993 conferma tale strategia estendendone i limiti e allo stesso tempo specificandone le norme applicative; fino al 1996, però, vi erano ospitati ancora 120 pazienti. Tutta l’area dell’ex Ospedale neuropsichiatrico è suddivisa in più "Aree progetto prevalentemente costruite (APC)" in cui si prevedono usi di interesse urbano generale e di servizio pubblico [AN_4_1_4], da attuare per mezzo di interventi con vincolo parziale di integrità della facciata.

Dal 2003, singole porzioni di padiglioni sono interessate da interventi di riqualificazione urbana definiti sulla base del quadro normativo del programma "Contratti di quartiere II" [AN_4_1_5]. Nel padiglione 17 sono realizzate due strutture pubbliche: al piano terra un asilo nido; al piano primo un centro civico. Nell’ala più a est del padiglione 4, il teatrino esistente è ristrutturato e ampliato con spazi accessori.

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