Il 30 ottobre 1930 un forte terremoto colpisce Ancona provocando ingenti danni anche alle strutture del manicomio. A causa delle precarie condizioni di stabilità sono sgombrati un gran numero di edifici: la Direzione; il primo e secondo piano dei Servizi Generali; il primo piano di tutti i padiglioni adibiti a ricovero dei malati. In una relazione del 16 febbraio 1931 l’ingegner Gualtiero Mariotti, capo dell’Ufficio tecnico provinciale, descrive i dissesti degli edifici, ponendo in evidenza “gli ingenti danni subiti dal fabbricato per Guardaroba e Servizi Generali, che si è dovuto demolire per un terzo, e della Direzione nella quale dovrà procedersi all’abbattimento dell’intero 2° piano e gran parte dei muri divisori interni del 1° piano”.
Il progetto di restauro è redatto dall’Ufficio tecnico provinciale e approvato dal Ministero dei LL.PP. il 27 luglio 1931. Gli interventi previsti contemplano la demolizione e ricostruzione dei settori pericolanti degli edifici danneggiati, il consolidamento strutturale e il miglioramento sismico di tutti i fabbricati, conseguiti attraverso l’inserimento di tiranti metallici e cordoli sommitali in c.a. Sono poi attuati lavori non direttamente riferibili ai danni procurati dal terremoto, in particolare l’ampliamento del padiglione dei servizi generali e della lavanderia, necessari a controbilanciare le parti abbattute di altri edifici. Tecnicamente si dà rilevanza al calcestruzzo armato, usato per i telai strutturali degli ampliamenti, ai solai alleggeriti con elementi laterizi e alle solette.
I lavori sono affidati (5 settembre 1931) alla Soc. An. Imprese Industriali di Viterbo, che sottoscriverà il verbale di ultimazione lavori il 6 settembre 1933. Nella fase esecutiva il direttore dei lavori, geometra Adrio Belelli, apporta modifiche al progetto con la demolizione, oltre al secondo, anche di tutto il primo piano della Direzione [AN_4_3_3; AN_4_3_4; AN_4_3_5] e attua il restauro dell’ex casino Servadio. Nel corso dei lavori, la supervisione di Gustavo Modena è costante e, sugli aspetti costruttivi, ha il sostegno e l’apporto di competenze dell’ingegner Giacomo Beer, vice presidente della Provincia e suo zio. La solenne inaugurazione degli edifici ristrutturati avviene il 4 novembre 1934.
Dopo la prematura scomparsa della moglie Giulia il 19 agosto 1936, Modena lascia la guida del manicomio al suo vice, Nino De Paoli e, nel febbraio 1939, è nominato nuovo direttore Giovanni De Nigris.
Theme by Raniero Carloni Luca Montecchiari and Andrea Orlando inspired by Danetsoft